Se la politica va a lezioni di teatro

di Il Mondo o Niente

di una Garibaldina

“Forse tra dieci, tra venti anni, avranno fatto diventare cattivi anche noi…perché anche questo può accadere”

C’era una volta in Italia uno spettacolo garibaldino
Teatro Solare

È il 1973, Alfredo Puccianti, fiorentino di San Frediano, viene impiegato come dipendente comunale a Fiesole con il ruolo di animatore teatrale. Fonda i “Centri di attività teatrale”, getta i semi della sua visione del  teatro, arte del “mettersi in gioco”, arte delle persone e dei luoghi. L’eredità di questo sognatore  lucido diventa  nel 1997 la realtà dell’associazione MagaMagò, poi Teatro Solare, un’associazione culturale di animazione teatrale che lavora con bambini, ragazzi e adulti e che nei suoi tanti anni di attività sul territorio fiesolano ha usato il teatro per creare una comunità generosa e coesa, capace di favorire la crescita e la partecipazione al territorio, migliorare la qualità del tempo da passare insieme. Per questa bandaccia di scapigliati fiesolani il teatro è “solo” un mezzo di unione e comunicazione perché agisce sulle persone e sulle loro dinamiche  interne mentre esternamente modifica i luoghi come fanno i fiumi, riuscendo a non cedere al canto seducente dell’ego che troppo spesso annienta, in teatro, anche i migliori.

“C’era una volta in Italia – Spettacolo garibaldino” è tornato in scena dopo sei anni e no, non è uno spettacolo, è un evento rivoluzionario perché unisce tutti (il più piccolo ha 8 anni e il più “grande” 80), ognuno con lavori, bisogni e visioni diverse, in uno stesso luogo, obbligati a comprendersi, a dialogare per una causa, a ricordarsi che uniti siamo di più e che remando nella stessa direzione si va più veloce e si dura meno fatica.

La causa dello spettacolo è quella garibaldina, l’unità, accogliere la visione di questi uomini vestiti di rosso che hanno cercato di riprendersi una terra. Per farlo hanno preso un centinaio di persone tra amatori, ragazzi dei laboratori, attori professionisti e con la magia del teatro ci hanno fatto credere di averlo conquistato davvero l’Aspromonte, di averla unita davvero l’Italia.

Lo spettacolo è dedicato a Garibaldi e alle sue camice rosse, all’impresa eroica di trasformare un sogno di libertà in realtà. Come dovrebbe fare la politica, come riesce a fare il teatro.

ASPROMONTE
Un momento ragazzi! non sappiamo quello che ci aspetta potrebbe anche andar male…Promettiamoci allora che se vivremo non ci dimenticheremo mai di questo momento..  di come siamo ancora qui.. uniti da una speranza, diciamolo, giusta. Io vorrei dirvi che se un uomo riesce a raccogliere anche solo uno di questi ricordi…è salvo io ne sono sicuro…Forse ci disperderanno…forse tra dieci, tra venti anni, avranno fatto diventare cattivi anche noi. .perché anche questo può accadere. E quando ci ricorderemo di stasera magari ci prenderemo in giro.. eppure sono sicuro che appena avremo sorriso, subito diremo che avremo fatto male a sorridere…perché non si ride di queste cose. Ma io parlo così perché ho paura che vada male. E perché dovrebbe andare male?

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